venerdì 6 maggio 2011

QUANTI RIMPIANTI

Intendiamoci, la partita contro la Lazio è stata pessima e l'abbiamo vinta per puro caso confermando peraltro le statistiche che vedono una Juventus grande con le grandi  piccole con le piccole. In ogni caso la vittoria sul finire contro la Lazio ha riacceso i rimpianti di quanti sono sicuri che la vecchia signora non riuscirà a centrare il quarto posto, a prescindere dalle dichiarazioni di giocatori ed allenatore che al contrario credono questo obiettivo ancora realizzabile.

Il gioco dei se e dei ma è pessimo ma non riesco a non pensare alle partite contro Bari, Brescia, Parma, Fiorentina, Catania ed immaginarmi una classifica virtuale che ci vedrebbe in ben altra posizione rispetto a quella reale.

Ora bisogna svoltare, Del Neri ha ampiamente dimostrato di non essere un allenatore da Juventus e a fine stagione è necessario ringraziarlo per aver preso parte alla lotta per la causa bianconera ed annunciare il suo esonero. Al suo posto vanno benissimo i soliti mammasantissima Lippi e Capello, un po' meno bene Hiddink e Van Gaal. Ma visto che si tratta di allenatori che difficilmente si riuscirà a portare a Torino, a me sulla panchina bianconera piacerebbero, in ordine di preferenza  Guidolin, Mazzarri e Spalletti. Mancini non mi piace e con Conte si aggiungerebbe all'incubo degli ultimi anni una nuova stagione da dimenticare. Ci avete già fatto odiare Ferrara, non ripetete l'esperimento col capitano, lasciatelo crescere in provincia e se un giorno sarà il nostro condottiero fate in modo che quel giorno sia abbastanza lontano da consentergli di essere acclamato dagli spalti e non fischiato.

In chiusura di stagione credo che si debbano fare i complimenti al Bari che nonostante sia già retrocessa sta onorando alla grande il campionato, affrontando le ultime partite non come semplici pratiche da sbrigare ma per confermare che senza l'incredibile filotto di infortuni che le hanno minato il cammino ci avrebbe divertiti come la passata stagione, spero tanto saranno in grado di centrare la promozione al primo tentativo.

Il problema del calcio nostrano è che le squadre che affrontano al termine della stagione formazioni già retrocesse si aspettano i trovarsi davanti giocatori arrendevoli contro i quali guadagnare i punti fondamentali per centrare i propri obiettivi, e quando hanno davanti gente come i baresi si irritano e vanno in escandescenza. La Roma ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra isterica formata da giocatori per lo più viziati e sopravvalutati, e De Rossi è il miglior esempio della squadra in questo senso. Gomitate vigliacche le ha tirate sempre,  solo che lui è er capitan futuro, bisogna capirlo e sostenerlo, e poi scusate è o non è l'erede di Totti?

A proposito di Totti... ha ragione Di Canio, l'autocelebrazione non è roba da leader veri. Diventi re di Roma se sono i tuoi compagni a portarti in trionfo, non se te lo stampi tu sulla maglietta, e giri da solo per il campo, e la mostri alle telecamere con quel sorriso da ebete.

A presto
A.p.

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